Questa memoria opera a una temperatura di 600 °C, oltre quella di fusione del piombo

Un gruppo di ricercatori del Sandia National Laboratory ha sviluppato una memoria non volatile allo stato solido capace di operare oltre i 600 °C. Si tratta di una soluzione rivolta all'elaborazione in ambienti estremi teoricamente più conveniente di memorie ferroelettriche e nanogap.

Dic 12, 2024 - 10:01
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Questa memoria opera a una temperatura di 600 °C, oltre quella di fusione del piombo
Un gruppo di ricercatori del Sandia National Laboratory ha sviluppato una memoria non volatile allo stato solido capace di operare oltre i 600 °C. Si tratta di una soluzione rivolta all'elaborazione in ambienti estremi teoricamente più conveniente di memorie ferroelettriche e nanogap.
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